Deuteronomio capitolo 9
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9:1 ASCOLTA, Israele: oggi
tu passi il Giordano, per andare a possedere un paese di genti più
grandi e più potenti di te; città grandi e forti, che arrivano fino al
cielo, |
9:1 Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano
per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città
grandi e fortificate fino al cielo, |
9:1 Ascolta, Israele! Oggi
tu stai per passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più
grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, |
9:1 «Ascolta, Israele! Oggi
tu stai per passare il Giordano, per entrare ad occupare nazioni più grandi e
più potenti di te, città grandi e fortificate fino al cielo, |
9:2 di una gente grande, e
d'alta statura, de' figliuoli degli Anachiti, de' quali tu hai conoscenza, e
de' quali tu hai udito dire: Chi potrà stare a fronte a' figliuoli di
Anac? |
9:2 di un popolo grande e alto di statura, de’
figliuoli degli Anakim che tu conosci, e dei quali hai sentito dire: ‘Chi mai
può stare a fronte de’ figliuoli di Anak?’ |
9:2 di un popolo grande e
alto di statura: dei figli degli Anachiti che tu conosci e dei quali hai
sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anac?». |
9:2 un popolo grande e alto
di statura, i discendenti degli Anakim che tu conosci, e dei quali hai sentito dire: "Chi può far fronte ai discendenti
di Anak"?. |
9:3 Sappi adunque oggi che
il Signore Iddio tuo, che passa davanti a te, è un fuoco consumante; esso li
distruggerà, ed esso li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai, e li
distruggerai subitamente, come il Signore ti ha parlato. |
9:3 Sappi dunque oggi che l’Eterno, il tuo Dio, è
quegli che marcerà alla tua testa, come un fuoco divorante; ei li distruggerà
e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo,
come l’Eterno ti ha detto. |
9:3 Sappi dunque oggi che
il SIGNORE, il tuo Dio, è colui che marcerà alla tua testa come un fuoco che
divora; egli li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li
farai perire in un attimo, come il SIGNORE ti ha detto. |
9:3 Sappi dunque oggi che
l'Eterno, il tuo DIO, è colui che
marcerà davanti a te, come un fuoco divorante; egli li distruggerà e li abbatterà
davanti a te; così tu li scaccerai e li farai perire in fretta, come l'Eterno
ti ha detto. |
9:4 Non dir nel cuor tuo,
quando il Signore li avrà scacciati d'innanzi a te: Il Signore mi ha condotto
in questo paese, per possederlo, per la mia giustizia; essendo che il Signore
scaccia d'innanzi a te queste genti per la lor malvagità. |
9:4 Quando l’Eterno, il tuo Dio, li avrà cacciati via
d’innanzi a te, non dire nel tuo cuore: ‘A cagione della mia giustizia
l’Eterno mi ha fatto entrare in possesso di questo paese’; poiché l’Eterno
caccia d’innanzi a te queste nazioni, per la loro malvagità. |
9:4 Quando il SIGNORE, il
tuo Dio, li avrà scacciati davanti a te, non dire nel tuo cuore: «È per la
mia giustizia che il SIGNORE mi ha fatto entrare in possesso di questo
paese»; poiché il SIGNORE scaccia davanti a te queste nazioni, per la loro
malvagità. |
9:4 Quando l'Eterno, il tuo
DIO, li avrà scacciati davanti a te, non dire nel tuo cuore: "È per la mia giustizia che l'Eterno mi ha fatto entrare in
possesso di questo paese". È
invece per la malvagità di queste nazioni che
l'Eterno le scaccia davanti a te. |
9:5 Tu non entri a possedere
il lor paese per la tua giustizia, nè per la dirittura del cuor tuo;
conciossiachè il Signore Iddio tuo scacci quelle genti d'innanzi a te, per la
lor malvagità, e per attener la parola ch'egli ha giurata a' tuoi padri, ad Abrahamo,
a Isacco, e a Giacobbe. |
9:5 No, tu non entri in possesso del loro paese a motivo
della tua giustizia, né a motivo della rettitudine del tuo cuore; ma
l’Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni d’innanzi a te per la
loro malvagità e per mantenere la parola giurata ai tuoi padri, ad Abrahamo,
a Isacco e a Giacobbe. |
9:5 No, tu non entri in possesso
del loro paese per la tua giustizia, né per la rettitudine del tuo cuore; ma
il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni davanti a te per la
loro malvagità e per mantenere la parola giurata ai tuoi padri, ad Abraamo, a
Isacco e a Giacobbe. |
9:5 No, non è per la tua giustizia né per la
rettitudine del tuo cuore che tu
entri ad occupare il loro paese, ma è
per la malvagità di queste nazioni che
l'Eterno, il tuo DIO, le sta per scacciare davanti a te, e per adempiere la
parola giurata ai tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe. |
9:6 Sappi adunque che il
Signore Iddio tuo non ti dà a posseder questo buon paese, per la tua
giustizia; conciossiachè tu sii un popolo di collo duro. |
9:6 Sappi dunque che, non a motivo della tua giustizia
l’Eterno, il tuo Dio, ti dà il possesso di questo buon paese; poiché tu sei
un popolo di collo duro. |
9:6 Non è dunque per la tua
giustizia che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà il possesso di questo buon paese;
perché sei un popolo dal collo duro. |
9:6 Sappi dunque che non è per la tua giustizia che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà in
possesso questo buon paese, poiché tu sei
un popolo dal collo duro. |
9:7 Ricordati, non dimenticarti
come tu hai fatto gravemente adirare il Signore Iddio tuo nel deserto; dal
giorno che tu uscisti del paese di Egitto, finchè siete arrivati in questo
luogo, voi siete stati ribelli contro al Signore. |
9:7 Ricordati, non dimenticare come hai provocato ad
ira l’Eterno, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese
d’Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli
all’Eterno. |
9:7 Ricordati, non dimenticare
come hai provocato all'ira il SIGNORE, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno
che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete
stati ribelli al SIGNORE. |
9:7 Ricordati e non dimenticare come hai provocato
ad ira l'Eterno, il tuo DIO, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese
d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli
all'Eterno. |
9:8 Eziandio in Horeb faceste
gravemente adirare il Signore; talchè il Signore si crucciò contro a voi, per
distruggervi; quando io salii in su la montagna, |
9:8 Anche ad Horeb provocaste ad ira l’Eterno; e
l’Eterno si adirò contro di voi, al punto di volervi distruggere. |
9:8 Anche a Oreb provocaste
all'ira il SIGNORE; il SIGNORE si adirò contro di voi, al punto da volervi distruggere. |
9:8 Anche ad Horeb provocaste
ad ira l'Eterno; e l'Eterno si adirò contro di voi al punto di volervi distruggere. |
9:9 per ricever le Tavole
di pietra, le Tavole del Patto che il Signore avea fatto con voi; e dimorai
in su la montagna quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane, nè
bere acqua; |
9:9 Quand’io fui salito sul monte a prendere le tavole
di pietra, le tavole del patto che l’Eterno avea fermato con voi, io rimasi
sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane né bere acqua;
|
9:9 Quando io salii sul
monte a prendere le tavole di pietra, le tavole del patto che il SIGNORE
aveva stipulato con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta
notti, senza mangiare pane né bere acqua; |
9:9 Quando salii sul monte
per ricevere le tavole di pietra, le tavole del patto che l'Eterno aveva
fatto con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza
mangiare pane né bere acqua; |
9:10 e il Signore mi diede
le due Tavole di pietra, scritte col dito di Dio, sopra le quali era
scritto, conforme a tutte le parole che il Signore vi avea dette, parlando
con voi nella montagna, di mezzo al fuoco, al giorno della raunanza. |
9:10 e l’Eterno mi dette le due tavole di pietra,
scritte col dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che l’Eterno vi
avea dette sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno della raunanza. |
9:10 il SIGNORE mi diede le
due tavole di pietra, scritte con il dito di Dio, sulle quali stavano tutte
le parole che il SIGNORE vi aveva dette sul monte, parlandovi dal fuoco, il
giorno dell'assemblea. |
9:10 e l'Eterno mi diede le
due tavole di pietra, scritte con il dito di DIO, sulle quali erano tutte le parole che l'Eterno vi
aveva detto sul monte, di mezzo al fuoco, nel giorno dell'assemblea. |
9:11 Avvenne adunque in
capo di quaranta giorni, e di quaranta notti, che il Signore mi diede le due
Tavole di pietra, le Tavole del Patto; |
9:11 E fu alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta
notti che l’Eterno mi dette le due tavole di pietra, le tavole del patto. |
9:11 Fu alla fine dei quaranta
giorni e delle quaranta notti che il SIGNORE mi diede le due tavole di
pietra, le tavole del patto. |
9:11 E fu alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti che l'Eterno mi diede le due tavole di
pietra, le tavole del patto. |
9:12 e il Signore mi disse:
Levati, scendi prestamente di qui; perciocchè il tuo popolo che tu hai tratto
fuor di Egitto, si è corrotto; tosto si sono eglino rivolti dalla via che io
avea lor comandata: si sono fatti una statua di getto. |
9:12 Poi l’Eterno mi disse: ‘Lèvati, scendi prontamente
di qui, perché il tuo popolo che hai tratto dall’Egitto si è corrotto; hanno
ben presto lasciato la via che io avevo loro ordinato di seguire; si son
fatti una immagine di getto’. |
9:12 Poi il SIGNORE mi
disse: «Muoviti, scendi presto di qui, perché il tuo popolo che hai fatto
uscire dall'Egitto si è corrotto; hanno ben presto lasciato la via che io
avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un'immagine di metallo fuso». |
9:12 Poi l'Eterno mi disse:
"Levati, scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo che hai fatto uscire
dall'Egitto si è corrotto; hanno presto deviato dalla via che io avevo loro
ordinato di seguire e si son fatti
una immagine di metallo fuso". |
9:13 Il Signore mi disse ancora:
Io ho riguardato questo popolo; ed ecco, egli è un popolo di collo
duro. |
9:13 L’Eterno mi parlò ancora, dicendo: ‘Io l’ho visto
questo popolo; ecco, esso è un popolo di collo duro; |
9:13 Il SIGNORE mi parlò
ancora e disse: «Io l'ho visto questo popolo; è un popolo dal collo duro; |
9:13 L'Eterno mi parlò ancora,
dicendo: "Io l'ho visto questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro; |
9:14 Lasciami fare, e io li
distruggerò, e cancellerò il lor nome di sotto al cielo: e ti farò divenire
una nazione più potente, e più grande di lui. |
9:14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro
nome di sotto i cieli, e farò di te una nazione più potente e più grande di loro’.
|
9:14 lasciami fare; io li distruggerò
e cancellerò il loro nome sotto il cielo e farò di te una nazione più potente
e più grande di loro». |
9:14 lascia che li distrugga
e cancelli il loro nome di sotto i cieli, e farò di te una nazione più
potente e più grande di loro". |
9:15 E io mi mossi, e discesi
giù dal monte, il quale ardeva in fuoco, avendo nelle mie due mani le due
Tavole del Patto. |
9:15 Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto
in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto. |
9:15 Così io mi volsi e
scesi dal monte che era tutto in fiamme; tenevo nelle mie mani le due tavole
del patto. |
9:15 Così mi voltai e scesi
dal monte, mentre il monte ardeva col fuoco; e le due tavole del patto erano nelle mie mani. |
9:16 E io riguardai; ed
ecco, voi avevate peccato contro al Signore Iddio vostro; voi vi eravate
fatti un vitello di getto; tosto vi eravate stornati dalla via che il Signore
vi avea comandata. |
9:16 Guardai, ed ecco che avevate peccato contro
l’Eterno, il vostro Dio; v’eravate fatto un vitello di getto; avevate ben
presto lasciata la via che l’Eterno vi aveva ordinato di seguire. |
9:16 Guardai, e vidi che avevate
peccato contro il SIGNORE Dio vostro; vi eravate fatti un vitello di metallo
fuso, avevate ben presto lasciato la via che il SIGNORE vi aveva ordinato di
seguire. |
9:16 Guardai, ed ecco che
avevate peccato contro l'Eterno, il vostro DIO, e vi eravate fatto un vitello
di metallo fuso. Avevate ben presto lasciata la via che l'Eterno vi aveva
ordinato di seguire. |
9:17 E io presi quelle due
Tavole, e le gittai giù d'in su le mie due mani, e le spezzai in vostra
presenza. |
9:17 E afferrai le due tavole, le gettai dalle mie due
mani, e le spezzai sotto i vostri occhi. |
9:17 Presi le due tavole,
le gettai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. |
9:17 Allora afferrai le due
tavole, le scagliai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. |
9:18 Poi mi gittai in terra
davanti al Signore, come prima, per quaranta giorni e per quaranta notti,
senza mangiar pane, nè bere acqua, per tutto il vostro peccato che avevate
commesso, facendo ciò che dispiace al Signore, per irritarlo. |
9:18 Poi mi prostrai davanti all’Eterno, come avevo fatto
la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né
bevvi acqua, a cagione del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò
ch’è male agli occhi dell’Eterno, per irritarlo. |
9:18 Poi mi prostrai
davanti al SIGNORE, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e
per quaranta notti; non mangiai pane e non bevvi acqua, a causa del gran
peccato che avevate commesso facendo ciò che è male agli occhi del SIGNORE,
per irritarlo. |
9:18 Poi mi gettai davanti
all'Eterno, come la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti;
non mangiai pane né bevvi acqua, a motivo di tutti i vostri peccati che
avevate commesso, facendo ciò che è
male agli occhi dell'Eterno, per provocarlo ad ira. |
9:19 Conciossiachè io avessi
paura, per cagion dell'ira e del cruccio, del quale il Signore era gravemente
adirato contro a voi, per distruggervi. E il Signore mi esaudì ancora quella
volta. |
9:19 Poiché io avevo paura, a veder l’ira e il furore da
cui l’Eterno era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma
l’Eterno m’esaudì anche quella volta. |
9:19 Poiché io avevo paura
davanti all'ira e al furore da cui il SIGNORE era invaso contro di voi, al
punto di volervi distruggere. Ma il SIGNORE mi esaudì anche quella volta. |
9:19 Poiché io avevo paura
dell'ira e del furore con cui l'Eterno era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudì anche quella volta. |
9:20 Il Signore si crucciò
ancora gravemente contro ad Aaronne, per distruggerlo; ma in quel tempo io pregai
eziandio per Aaronne. |
9:20 L’Eterno s’adirò anche fortemente contro Aaronne,
al punto di volerlo far perire; e io pregai in quell’occasione anche per
Aaronne. |
9:20 Il SIGNORE si adirò
fortemente anche contro Aaronne, al punto di volerlo far perire; io pregai in
quell'occasione anche per Aaronne. |
9:20 L'Eterno si adirò pure
grandemente contro Aaronne, al punto di volerlo distruggere; così quella
volta io pregai anche per Aaronne. |
9:21 Poi presi il vostro peccato
che avevate fatto, cioè il vitello, e lo bruciai col fuoco, e lo
tritai, macinandolo ben bene, finchè fu ridotto in polvere; e ne gittai la
polvere nel rivo che scendea giù dal monte. |
9:21 Poi presi il corpo del vostro delitto, il vitello
che avevate fatto, lo detti alle fiamme, lo feci a pezzi, frantumandolo
finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che
scende dal monte. |
9:21 Poi presi l'oggetto
del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo gettai nel fuoco, lo
frantumai riducendolo in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che
scende dal monte. |
9:21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello
che avevate fatto, lo bruciai col fuoco, e lo frantumai e macinai in
minuscoli frammenti, fino a ridurlo in polvere minuta, e ne gettai la polvere
nel torrente che scende dal monte. |
9:22 (Voi faceste eziandio
gravemente adirare il Signore in Tabera, e in Massa, e in Chibrot-taava; |
9:22 Anche a Tabeera, a Massa e a Kibroth-Hattaava voi
irritaste l’Eterno. |
9:22 Anche a Tabera, a
Massa e a Chibrot-Attaava voi irritaste il SIGNORE. |
9:22 Anche a Taberah, a
Massa e a Kibroth-Attaavah voi provocaste ad ira l'Eterno. |
9:23 parimente, quando il
Signore vi mandò da Cades-barnea, dicendo: Salite, possedete il paese che io
vi ho dato; voi foste ribelli al comandamento del Signore Iddio vostro, e non
gli credeste, e non ubbidiste alla sua voce. |
9:23 E quando l’Eterno vi volle far partire da
Kades-Barnea dicendo: ‘Salite, e impossessatevi del paese che io vi do’, voi
vi ribellaste all’ordine dell’Eterno, del vostro Dio, non aveste fede in lui,
e non ubbidiste alla sua voce. |
9:23 Quando il SIGNORE
volle farvi partire da Cades-Barnea dicendo: «Salite e impossessatevi del
paese che io vi do», voi vi ribellaste all'ordine del SIGNORE vostro Dio, non
aveste fede in lui e non ubbidiste alla sua voce. |
9:23 Quando poi l'Eterno vi
mandò fuori da Kadesh-Barnea dicendo: "Salite e impossessatevi del paese
che vi ho dato", vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, il vostro DIO,
non gli credeste e non ubbidiste alla sua voce. |
9:24 Dal giorno che io vi
ho conosciuti, voi siete stati ribelli contro al Signore). |
9:24 Siete stati ribelli all’Eterno, dal giorno che vi
conobbi. |
9:24 Siete stati ribelli al
SIGNORE, dal giorno che vi conobbi. |
9:24 Siete stati ribelli
all'Eterno, dal giorno che vi conobbi. |
9:25 Io mi gittai adunque
in terra davanti al Signore, per que' quaranta giorni, e quelle quaranta
notti, che io stetti così prostrato; perciocchè il Signore avea detto
di distruggervi. |
9:25 Io stetti dunque così prostrato davanti all’Eterno
quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché l’Eterno avea detto di volervi
distruggere. |
9:25 Io rimasi dunque così
prostrato davanti al SIGNORE quei quaranta giorni e quelle quaranta notti,
perché il SIGNORE aveva detto di volervi distruggere. |
9:25 Così rimasi prostrato
davanti all'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; e feci questo perché l'Eterno aveva detto di volervi distruggere. |
9:26 E pregai il Signore, e
dissi: Signore Iddio, non distruggere il tuo popolo e la tua eredità, che tu
hai riscossa con la tua grandezza, la quale tu hai tratta fuor di Egitto con
man forte. |
9:26 E pregai l’Eterno e dissi: ‘O Signore, o Eterno,
non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai redento nella tua
grandezza, che hai tratto dall’Egitto con mano potente. |
9:26 Pregai il SIGNORE e
dissi: «Signore, DIO, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai
redento nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano
potente. |
9:26 E pregai l'Eterno e dissi:
"O Signore, o Eterno, non distruggere il tuo popolo e la tua eredità,
che hai redento con la tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con
mano potente. |
9:27 Ricordati de' tuoi servitori,
d'Abrahamo, d'Isacco, e di Giacobbe; non aver riguardo alla durezza di questo
popolo, nè alla sua malvagità, nè al suo peccato; |
9:27 Ricordati de’ tuoi servi, Abrahamo, Isacco e Giacobbe;
non guardare alla caparbietà di questo popolo, e alla sua malvagità, e al suo
peccato, |
9:27 Ricordati dei tuoi servi,
Abraamo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo,
alla sua malvagità e al suo peccato, |
9:27 Ricordati dei tuoi servi,
Abrahamo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo, o
alla sua malvagità o al suo peccato, |
9:28 che talora que' del
paese, onde tu ci hai tratti fuori, non dicano: Il Signore li ha tratti fuori
per farli morire nel deserto, perchè non poteva condurli nel paese ch'egli
avea lor promesso, e perchè li odiava. |
9:28 affinché il paese donde ci hai tratti non dica: Siccome
l’Eterno non era capace d’introdurli nella terra che aveva loro promessa, e
siccome li odiava, li ha fatti uscir di qui per farli morire nel deserto. |
9:28 affinché il paese dal
quale ci hai fatti uscire non dica: "Il SIGNORE non era capace
d'introdurli nella terra che aveva loro promessa e, siccome li odiava, li ha
fatti uscire di qui per farli morire nel deserto". |
9:28 affinché il paese da
cui ci hai fatto uscire non dica: Poiché l'Eterno non era capace di farli
entrare nella terra che aveva loro promesso e poiché li odiava, li ha fatti
uscire per farli morire nel deserto. |
9:29 E pure essi sono
tuo popolo e tua eredità, la qual tu hai tratta fuori con la tua gran forza,
e col tuo braccio steso. |
9:29 E nondimeno, essi sono il tuo popolo, la tua eredità,
che tu traesti dall’Egitto con la tua gran potenza e col tuo braccio steso’. |
9:29 Nondimeno, essi sono
il tuo popolo, la tua eredità, che facesti uscire dall'Egitto con la tua
grande potenza e con il tuo braccio steso». |
9:29 Tuttavia essi sono il
tuo popolo e la tua eredità, che tu facesti uscire dall'Egitto con la tua grande potenza e con il tuo braccio
steso"». |