13:1 IN quel tempo si lesse
nel libro di Mosè, in presenza del popolo; e fu trovato scritto in esso, che
gli Ammoniti ed i Moabiti non debbono giammai in perpetuo entrare nella
raunanza di Dio;
13:1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il
libro di Mosè, e vi si trovò scritto che l’Ammonita e il Moabita non debbono
mai in perpetuo entrare nella raunanza di Dio,
13:1 In quel tempo si lesse
in presenza del popolo il libro di Mosè, e vi si trovò scritto che l'Ammonita
e il Moabita non debbono mai entrare nell'assemblea di Dio,
13:1 In quel giorno si
lesse alla presenza del popolo il libro di Mosè, e vi si trovò scritto che
l'Ammonita e il Moabita non dovrebbero mai entrare nell'assemblea di DIO,
13:2 perciocchè non vennero
incontro a' figliuoli d'Israele con pane ed acqua; e prezzolarono contro a
loro Balaam, per maledirli; benchè l'Iddio nostro avesse convertita quella
maledizione in benedizione.
13:2 perché non eran venuti incontro ai figliuoli
d’Israele con del pane e dell’acqua, e perché aveano prezzolato a loro danno
Balaam, per maledirli; ma il nostro Dio convertì la maledizione in
benedizione.
13:2 perché non erano venuti
incontro ai figli d'Israele con pane e acqua, e perché avevano comprato a
loro danno Balaam, perché li maledicesse; ma il nostro Dio convertì la
maledizione in benedizione.
13:2 perché non erano venuti
incontro ai figli d'Israele con pane e acqua e perché avevano assoldato contro
di loro Balaam, per maledirli; ma il nostro DIO cambiò la maledizione in
benedizione.
13:3 Perciò, quando il popolo
ebbe intesa quella legge, separò d'Israele ogni mischianza.
13:3 E quando il popolo ebbe udita la legge, separò da
Israele ogni elemento straniero.
13:3 Quando il popolo udì
la legge, separò da Israele tutti gli stranieri.
13:3 Come ebbero udito la
legge, essi separarono da Israele tutta la gente straniera che si era mescolata a loro.
13:4 Ora, avanti questo, il
sacerdote Eliasib, costituito sopra le camere della Casa dell'Iddio nostro, essendo
parente di Tobia,
13:4 Or prima di questo, il sacerdote Eliascib, ch’era
preposto alle camere della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia,
13:4 Prima di questo, il sacerdote
Eliasib, responsabile delle camere del tempio del nostro Dio e parente di Tobia,
13:4 Prima di questo, il sacerdote
Eliascib, che era preposto alle camere della casa del nostro DIO ed era imparentato con Tobiah,
13:5 gli avea acconcia una
gran camera ove anticamente si riponevano le offerte, l'incenso, ed i
vasellamenti, e le decime del frumento, del vino, e dell'olio, ordinate per
li Leviti, per li cantori, e per li portinai, e le porzioni, che se ne
levavano per li sacerdoti.
13:5 avea messo a disposizione di quest’ultimo una
camera grande là dove, prima d’allora, si riponevano le offerte, l’incenso,
gli utensili, la decima del grano, del vino e dell’olio, tutto ciò che
spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la parte che se ne
prelevava per i sacerdoti.
13:5 aveva messo a disposizione
di quest'ultimo una camera grande là dove, prima di allora, si riponevano le
offerte, l'incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio,
tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la
parte che se ne prelevava per i sacerdoti.
13:5 aveva preparato per
costui una grande camera, dove prima riponevano le offerte, l'incenso, gli
utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio, tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai
portinai, come pure le offerte raccolte per i sacerdoti.
13:6 Ora, mentre si
facevano tutte queste cose, io non era in Gerusalemme; perciocchè l'anno
trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, io me ne venni al re. Ma in capo
d'un anno, io ottenni licenza dal re.
13:6 Ma quando si faceva tutto questo, io non ero a
Gerusalemme; perché l’anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero
tornato presso il re; e in capo a qualche tempo avendo ottenuto un congedo
dal re,
13:6 Ma quando si faceva
tutto questo, io non ero a Gerusalemme; perché l'anno trentaduesimo di
Artaserse, re di Babilonia, ero tornato presso il re; e dopo qualche tempo,
avendo ottenuto un congedo dal re,
13:6 Ma durante tutto questo
tempo io non ero a Gerusalemme,
perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero tornato
presso il re. Un po' di tempo dopo ottenni un congedo dal re
13:7 E giunto in Gerusalemme,
intesi il male ch'Eliasib avea fatto intorno a Tobia, avendogli acconcia una
camera ne' cortili della Casa di Dio.
13:7 tornai a Gerusalemme, e m’accorsi del male che
Eliascib avea fatto per amor di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera
nei cortili della casa di Dio.
13:7 tornai a Gerusalemme,
e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a
sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio.
13:7 e tornai a Gerusalemme;
così mi resi conto del male che
Eliascib aveva fatto per favorire
Tobiah, preparando per lui una camera nei cortili della casa di DIO.
13:8 E la cosa mi
dispiacque grandemente, ed io gittai fuor della camera tutte le masserizie
della casa di Tobia.
13:8 La cosa mi dispiacque fortemente, e feci gettare
fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia;
13:8 La cosa mi dispiacque
molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a
Tobia.
13:8 La cosa mi dispiacque
grandemente, e così feci gettare
fuori dalla camera tutte le masserizie di casa appartenenti a Tobiah;
13:9 E per mio comandamento,
quelle camere furono purificate; poi io vi riportai dentro i vasellamenti
della Casa di Dio, e le offerte, e l'incenso.
13:9 poi ordinai che si purificassero quelle camere, e
vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l’incenso.
13:9 Poi ordinai che si purificassero
quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le
offerte e l'incenso.
13:9 poi ordinai che si purificassero
quelle camere e vi feci ricollocare gli utensili della casa di DIO, le
offerte e l'incenso.
13:10 Io seppi ancora che
le porzioni de' Leviti non erano loro state date; laonde i Leviti e i
cantori che facevano il servigio, se n'erano fuggiti, ciascuno alla sua
possessione.
13:10 Seppi pure che le porzioni dovute ai Leviti non
erano state date, e che i Leviti e i cantori, incaricati del servizio, se
n’eran fuggiti, ciascuno alla sua terra.
13:10 Seppi pure che le
porzioni dovute ai Leviti non erano state date, e che i Leviti e i cantori,
incaricati del servizio, se ne erano fuggiti, ciascuno alla sua terra.
13:10 Venni anche a sapere
che le porzioni dovute ai Leviti
non erano state loro date e che i
Leviti e i cantori, che prestavano servizio, erano fuggiti ciascuno alla sua
terra.
13:11 Ed io contesi co' magistrati,
e dissi loro: Perchè si è egli abbandonata la Casa di Dio? Poi raunai
i Leviti, e li rimisi ne' loro ufficii.
13:11 E io censurai i magistrati, e dissi loro: ‘Perché
la casa di Dio è ella stata abbandonata?’ Poi radunai i Leviti e i cantori e
li ristabilii nei loro uffici.
13:11 Io ammonii i magistrati,
e dissi loro: «Perché la casa di Dio è stata abbandonata?». Poi radunai i Leviti
e i cantori e li ristabilii nei loro uffici.
13:11 Allora rimproverai i
magistrati e dissi loro: «Perché la casa di DIO è stata abbandonata?». Poi li
radunai e li ristabilii nel loro ufficio.
13:12 E tutto Giuda portò
le decime del frumento, del vino, e dell'olio, nei magazzini.
13:12 Allora tutto Giuda portò nei magazzini le decime
del frumento, del vino e dell’olio;
13:12 Allora tutto Giuda
portò nei magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio.
13:12 Tutto Giuda quindi
portò nei magazzini le decime del frumento, del mosto e dell'olio.
13:13 Sopra i quali io costituii
soprastante Selemia, sacerdote, e Sadoc, scriba; e d'infra i Leviti, Pedaia;
e sotto loro, Hanan, figliuolo di Zaccur, figliuolo di Mattania; perciocchè
erano reputati uomini leali; e la lor cura era di distribuir le porzioni
a' lor fratelli.
13:13 e affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote
Scelemia, allo scriba Tsadok, e a Pedaia uno dei Leviti; ai quali aggiunsi
Hanan, figliuolo di Zaccur, figliuolo di Mattania, perché erano reputati
uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le repartizioni tra i loro
fratelli.
13:13 Affidai la sorveglianza
dei magazzini al sacerdote Selemia, allo scriba Sadoc, e a Pedaia, uno dei Leviti;
ai quali aggiunsi Anan, figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano considerati
uomini fedeli. Il loro compito era di fare le ripartizioni fra i loro
fratelli.
13:13 Affidai la sorveglianza
dei magazzini al sacerdote Scelemiah, allo scriba, Tsadok e a Pedaiah, uno dei Leviti; come loro aiutante, scelsi Hanan, figlio di Zakkur, figlio
di Mattaniah, perché costoro erano ritenuti uomini fedeli. A loro spettava
il compito di fare le ripartizioni tra i loro fratelli.
13:14 O Dio mio, ricordati
di me per questo; e non iscancellar le opere pie fatte da me intorno alla
Casa dell'Iddio mio, ed intorno alle cose che vi si devono osservare.
13:14 Ricòrdati per questo di me, o Dio mio, e non
cancellare le opere pie che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo
servizio!
13:14 Ricordati per questo
di me, o Dio mio, e non cancellare quello che ho compiuto fedelmente per la
casa del mio Dio e per il suo servizio!
13:14 Per questo ricordati
di me, o DIO mio, e non cancellare le buone opere che ho fatto per la casa
del mio DIO e per la sua custodia.
13:15 In que' giorni io
vidi de' Giudei che calcavano ne' torcoli in giorno di sabato, ed altri
che portavano de' fasci di biade, e le aveano caricate sopra asini, ed
anche vino, uve, e fichi, e qualunque altra soma; e portavano quelle
cose in Gerusalemme in giorno di sabato. Ed io protestai loro
nel giorno che si vendevano le vittuaglie, che non dovessero più farlo.
13:15 In que’ giorni osservai in Giuda di quelli che
calcavano l’uva negli strettoi in giorno di sabato, altri che portavano,
caricandolo sugli asini, del grano od anche del vino, dell’uva, dei fichi, e
ogni sorta di cose, che facean venire a Gerusalemme in giorno di sabato; ed
io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate.
13:15 In quei giorni osservai
in Giuda alcune persone intente a pigiare l'uva in giorno di sabato, altre a
portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni
sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li
rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate.
13:15 In quei giorni osservai
in Giuda alcuni che pigiavano l'uva
in giorno di sabato e portavano
sacchi di grano, caricandoli sugli
asini, assieme a vino, uva, fichi e ogni sorta
di fardelli che facevano venire a Gerusalemme in giorno di sabato; e io li rimproverai a motivo del giorno in
cui vendevano i generi alimentari.
13:16 I Tiri ancora, che dimoravano
in Gerusalemme, adducevano pesce, ed ogni altra derrata, e vendevano quelle
cose a' figliuoli di Giuda in giorno di sabato, e ciò
dentro a Gerusalemme.
13:16 C’erano anche dei Sirî, stabiliti a Gerusalemme,
che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figliuoli di
Giuda in giorno di sabato, e in Gerusalemme.
13:16 C'erano anche persone
di Tiro, stabilite a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di
cose, e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato, e a Gerusalemme.
13:16 Inoltre alcuni uomini di Tiro, che risiedevano
a Gerusalemme, importavano pesce e
ogni genere di mercanzie e le
vendevano ai figli di Giuda in giorno
di sabato e in Gerusalemme.
13:17 Laonde io contesi con
gli uomini notabili di Giuda, e dissi loro: Quale è questo male, che
voi fate, profanando il giorno del sabato?
13:17 Allora io censurai i notabili di Giuda, e dissi
loro: ‘Che vuol dire questa mala azione che fate, profanando il giorno del
sabato?
13:17 Allora rimproverai i
notabili di Giuda, e dissi loro: «Che significa questa cattiva azione che
fate, profanando il giorno del sabato?
13:17 Allora rimproverai i
notabili di Giuda e dissi loro: «Che cos'è
questo male che fate profanando il giorno di sabato?
13:18 I vostri padri non fecero
essi così, onde l'Iddio nostro ha fatto venir sopra noi, e sopra questa
città, tutto questo male? e pure anche voi accrescete l'ira, che è accesa
contro ad Israele, profanando il sabato?
13:18 I nostri padri non fecero essi così? e l’Iddio nostro
fece, per questo, cader su noi e su questa città tutti questi mali. E voi
accrescete l’ira ardente contro ad Israele, profanando il sabato!’
13:18 I nostri padri non fecero
proprio così? Il nostro Dio fece, per questo, piombare su di noi e su questa
città tutti questi mali. E voi accrescete l'ira ardente contro Israele,
profanando il sabato!».
13:18 Non fecero i nostri
padri la stessa cosa? E non fece il nostro DIO cadere su di noi e su questa
città tutta questa calamità? Ma voi fate venire maggior ira su Israele, profanando il sabato!».
13:19 Perciò, il giorno
avanti il sabato, come prima le ombre cadevano sopra le porte di Gerusalemme,
per mio comandamento le porte erano serrate; ed io ordinai che non si
aprissero fino al giorno d'appresso il sabato; e feci stare alcuni dei
miei fanti alle porte, acciocchè non entrasse alcuna soma nel giorno del
sabato.
13:19 E non appena le porte di Gerusalemme cominciarono
ad esser nell’ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero
chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e collocai alcuni de’
miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in città durante il
sabato.
13:19 Non appena le porte
di Gerusalemme cominciarono a essere nell'ombra, prima del sabato, ordinai
che queste fossero chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e
collocai alcuni dei miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in
città durante il sabato.
13:19 Così, appena le porte
di Gerusalemme cominciavano ad essere al buio, prima che il sabato cominciasse,
io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il
sabato; collocai pure alcuni dei
miei servi alle porte, affinché nessun carico entrasse in città durante il
sabato.
13:20 Ed i merciai, e
coloro che vendevano ogni sorta di derrata, stettero la notte fuor di
Gerusalemme, una, e due volte.
13:20 Così i mercanti e i venditori d’ogni sorta di cose
una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme.
13:20 Così i mercanti e i
venditori di merci di ogni genere una o due volte passarono la notte fuori di
Gerusalemme.
13:20 Ma i mercanti e i
venditori di ogni genere di mercanzie passarono la notte fuori di Gerusalemme
una o due volte.
13:21 Ma io protestai loro che
nol facessero più, e dissi loro: Perchè state voi la notte dirincontro
alle mura? Se voi tornate a farlo, io vi metterò la mano addosso. Da
quel tempo innanzi non vennero più nel giorno del sabato.
13:21 Allora io li rimproverai, e dissi loro: ‘Perché
passate voi la notte davanti alle mura? Se lo rifate, vi farò arrestare’. Da
quel momento non vennero più il sabato.
13:21 Allora li
rimproverai, e dissi loro: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo
rifate, vi farò arrestare». Da quel momento non vennero più di sabato.
13:21 Allora io li rimproverai
e dissi loro: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo fate un'altra
volta, metterò le mani su di voi». Da quel momento non vennero più in giorno di sabato.
13:22 Io dissi ancora a' Leviti
che si purificassero, e venissero a guardar le porte, per santificare il
giorno del sabato. Ricordati anche di questo, o Dio mio, in mio favore, e
perdonami, secondo la grandezza della tua benignità.
13:22 Io ordinai anche ai Leviti che si purificassero e
venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche
per questo ricòrdati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me secondo la
grandezza della tua misericordia!
13:22 Ordinai anche ai Leviti
di purificarsi e venire a custodire le porte per santificare il giorno del
sabato. Anche per questo ricordati di me, o mio Dio, e abbi pietà di me
secondo la grandezza della tua misericordia!
13:22 Ordinai pure ai Leviti
che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il
giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, o mio DIO, e abbi pietà
di me secondo la grandezza della tua misericordia!
13:23 In que' giorni io
vidi ancora de' Giudei, che aveano menate mogli Asdodee, Ammonite, e Moabite.
13:23 In que’ giorni vidi pure dei Giudei che s’erano
ammogliati con donne di Ashdod, di Ammon e di Moab;
13:23 In quei giorni vidi pure
dei Giudei che avevano sposato donne di Asdod, di Ammon e di Moab.
13:23 In quei giorni vidi
pure alcuni Giudei che avevano
sposato donne di Ashdod, di Ammon e
di Moab;
13:24 E la metà dei lor figliuoli
parlava asdodeo, e non sapeva parlar giudaico; anzi parlavano il
linguaggio di un popolo e di un altro.
13:24 e la metà dei loro figliuoli parlava l’asdodeo, ma
non sapeva parlare la lingua de’ Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo
o quest’altro popolo.
13:24 La metà dei loro
figli parlava l'asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua dei Giudei;
conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo.
13:24 la metà dei loro
figli parlava la lingua di Ashdod e non sapeva parlare la lingua giudaica, ma
parlava soltanto la lingua di questo o di quel popolo.
13:25 Ed io contesi con loro,
e li maledissi, e ne percossi alcuni, e divelsi loro i capelli; poi li feci
giurare per lo Nome di Dio, che non darebbero le lor figliuole a'
figliuoli di que' popoli, e che non prenderebbero delle lor figliuole, nè per
li lor figliuoli, nè per sè stessi.
13:25 E io li censurai, li maledissi, ne picchiai alcuni,
strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non darebbero
le loro figliuole ai figliuoli di costoro, e non prenderebbero le figliuole
di coloro per i loro figliuoli né per loro stessi.
13:25 Li rimproverai, li maledissi,
ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di
Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non
avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi.
13:25 Allora io li rimproverai,
li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli; li feci quindi
giurare nel nome di DIO che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di
costoro e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se
stessi.
13:26 Salomone, dissi io,
re d'Israele, non peccò egli in questo, benchè fra molte nazioni non sia
stato re pari a lui, e ch'egli fosse amato dall'Iddio suo, e che Iddio
l'avesse costituito re sopra tutto Israele? E pur le donne straniere lo
fecero peccare.
13:26 E dissi: ‘Salomone, re d’Israele, non peccò egli
forse appunto in questo? E, certo, fra le molte nazioni, non ci fu re simile
a lui; era amato dal suo Dio, e Dio l’aveva fatto re di tutto Israele;
nondimeno, le donne straniere fecero peccare anche lui.
13:26 E dissi: «Salomone,
re d'Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte
nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva
fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche
lui.
13:26E dissi: «Non peccò forse Salomone, re d'Israele, per queste cose? Eppure fra tante nazioni, non ci
fu re simile a lui; era amato dal suo DIO, e DIO l'aveva stabilito re su
tutto Israele; ma le donne straniere fecero peccare anche lui.
13:27 Ed acconsentiremo noi
a voi di far tutto questo gran male, di commetter misfatto contro all'Iddio nostro,
menando mogli straniere?
13:27 E s’avrà egli a dir di voi che commettete questo
gran male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?’
13:27 Allora dovremmo forse
permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli
al nostro Dio, prendendo mogli straniere?».
13:27 Dovremmo dunque udire
di voi che commettete questo grande male, che peccate contro il nostro DIO,
prendendo mogli straniere?».
13:28 Or eziandio uno
de' figliuoli di Gioiada, figliuolo di Eliasib, sommo sacerdote, era
genero di Samballat Horonita; laonde lo scacciai d'appresso a me.
13:28 Uno de’ figliuoli di Joiada, figliuolo di Eliascib,
il sommo sacerdote, era genero di Samballat, lo Horonita; e io lo cacciai
lungi da me.
13:28 Uno dei figli di Ioiada,
figlio di Eliasib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, il Coronita;
e io lo cacciai via da me.
13:28Uno dei figli di Joiada, figlio di Eliscib, il sommo sacerdote, era genero di Sanballat, lo Horonita;
io lo cacciai via da me.
13:29 Ricordati di loro, o
Dio mio; conciossiachè abbiano contaminato il sacerdozio, e il patto del sacerdozio,
e de' Leviti.
13:29 Ricòrdati di loro, o mio Dio, poiché hanno contaminato
il sacerdozio e il patto fermato dal sacerdozio e dai Leviti!
13:29 Ricordati di loro, o
mio Dio, poiché hanno contaminato il sacerdozio e il patto dei sacerdoti e
dei Leviti!
13:29 Ricordati di loro, o
mio DIO, perché hanno contaminato il sacerdozio e il patto del sacerdozio e
dei Leviti!
13:30 Io dunque li nettai
da ogni persona straniera; e ristabilii le mute de' sacerdoti e de'
Leviti, ciascuno secondo il suo ufficio.
13:30 Così purificai il popolo da ogni elemento straniero,
e ristabilii i servizi varî de’ sacerdoti e de’ Leviti, assegnando a ciascuno
il suo lavoro.
13:30 Così purificai il popolo
da ogni elemento straniero, e ristabilii i vari servizi dei sacerdoti e dei
Leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro.
13:30 Così io li purificai
da ogni persona straniera e assegnai
le mansioni ai sacerdoti e ai Leviti, ciascuno al suo compito.
13:31 Ed anche ordinai
ciò che si conveniva fare intorno all'offerta delle legne a' tempi
assegnati, ed intorno alle primizie. Ricordati, o Dio mio, di me in bene.
13:31 Ordinai pure il da farsi circa l’offerta delle legna
ai tempi stabiliti, e circa le primizie.
13:31 Diedi anche disposizioni
circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie. Ricordati
di me, mio Dio, per farmi del bene!
13:31Diedi pure disposizioni
circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti e circa le primizie. Ricordati
di me, o DIO mio, per farmi del bene!
13:32 Ricòrdati di me, mio Dio, per farmi del bene!