2 Samuele capitolo 19
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Riveduta |
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19:1 E fu rapportato a
Ioab: Ecco, il re piange, e fa cordoglio di Absalom. |
19:1 Or vennero a dire a Joab: ‘Ecco, il re piange e fa
cordoglio a motivo di Absalom’. |
19:1 Allora andarono a dire
a Ioab: «Il re piange e fa cordoglio a motivo di Absalom». |
19:1 Riferirono poi a Joab:
«Ecco, il re piange e fa cordoglio per Absalom». |
19:2 E la vittoria tornò in
quel dì a tutto il popolo in duolo; perciocchè il popolo udì dire in quel dì:
Il re è addolorato del suo figliuolo. |
19:2 E la vittoria in quel giorno si cangiò in lutto per
tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: ‘Il re è molto
afflitto a cagione del suo figliuolo’. |
19:2 E in quel giorno la vittoria
si mutò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel
giorno: «Il re è molto afflitto a causa di suo figlio». |
19:2 Così la vittoria in
quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì
dire in quel giorno: «Il re è afflitto a causa di suo figlio». |
19:3 E il popolo in quel dì
entrò furtivamente nella città, come furtivamente entrerebbe gente che si
vergognasse per esser fuggita nella battaglia. |
19:3 E il popolo in quel giorno rientrò furtivamente in
città, com’avrebbe fatto gente coperta di vergogna per esser fuggita in battaglia.
|
19:3 Il popolo in quel giorno
rientrò furtivamente in città, come avrebbe fatto gente coperta di vergogna
per essere fuggita in battaglia. |
19:3 Il popolo in quel giorno
rientrò furtivamente in città, come si allontanano di nascosto e pieni di vergogna quelli che fuggono
in battaglia. |
19:4 E il re si coprì la faccia,
e gridava con gran voce: Figliuol mio Absalom, figliuol mio Absalom, figliuol
mio! |
19:4 E il re s’era coperto la faccia, e ad alta voce
gridava: ‘Absalom figliuol mio! Absalom figliuol mio, figliuol mio!’ |
19:4 Il re si era coperta
la faccia e ad alta voce gridava: «Absalom figlio mio! Absalom figlio mio,
figlio mio!». |
19:4 Il re si era coperto
la faccia e gridava ad alta voce: «O mio figlio Absalom, o Absalom figlio
mio, figlio mio!». |
19:5 Ma Ioab entrò dal re
in casa, e disse: Tu hai oggi svergognato il volto a tutta la tua gente, che
ha oggi salvata la vita a te, ed ai tuoi figliuoli, ed alle tue figliuole, ed
alle tue mogli, ed alle tue concubine; |
19:5 Allora Joab entrò in casa dal re, e disse: ‘Tu copri
oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha
salvato la vita a te, ai tuoi figliuoli, e alle tue figliuole, alle tue mogli
e alle tue concubine, |
19:5 Allora Ioab entrò in
casa del re e disse: «Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua
gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue
figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, |
19:5 Allora Joab entrò in
casa del re e disse: «Tu oggi copri di vergogna il volto di tutta la gente
che in questo giorno ha salvato la tua vita, quella dei tuoi figli e delle
tue figlie, la vita delle tue mogli e quella delle tue concubine, |
19:6 amando quelli che ti
odiano, e odiando quelli che ti amano; perciocchè tu hai oggi dichiarato che
capitani e soldati non ti son nulla; perchè io conosco oggi che, se
Absalom fosse in vita, e noi tutti fossimo oggi morti, la
cosa allora ti piacerebbe. |
19:6 giacché ami quelli che t’odiano, e odî quelli che
t’amano; infatti oggi tu fai vedere che capitani e soldati per te son nulla;
e ora io vedo bene che se Absalom fosse vivo e noi fossimo quest’oggi tutti
morti, allora saresti contento. |
19:6 poiché ami quelli che
ti odiano e odi quelli che ti amano; infatti oggi tu dimostri che capitani e
soldati per te non contano nulla; ora vedo bene che se oggi Absalom fosse
vivo e noi fossimo tutti morti, allora saresti contento. |
19:6 perché ami quelli che
ti odiano e odi quelli che ti amano; oggi infatti hai mostrato che capitani e
soldati non contano nulla per te; e ora capisco che se Absalom fosse vivo e
noi fossimo quest'oggi tutti morti, allora saresti contento. |
19:7 Or dunque levati, esci
fuori, e parla alla tua gente graziosamente; perciocchè io giuro per lo
Signore, che se tu non esci fuori, non pure un uomo dimorerà teco questa
notte; e ciò ti sarà un male peggiore che ogni altro male che
ti sia avvenuto dalla tua giovanezza infino ad ora. |
19:7 Or dunque lèvati, esci, e parla al cuore della tua
gente; perché io giuro per l’Eterno che, se non esci, neppure un uomo resterà
con te questa notte; e questa sarà per te sventura maggiore di tutte quelle
che ti son cadute addosso dalla tua giovinezza fino a oggi’. |
19:7 Alzati dunque ora,
esci e parla al cuore della tua gente; perché io giuro per il SIGNORE che, se
non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; e questa sarà per te
sventura peggiore di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua
giovinezza fino a oggi». |
19:7 Ora dunque levati,
esci e parla al cuore dei tuoi servi, perché io giuro per l'Eterno che, se
non esci, nessuno resterà con te questa notte; e questa sarebbe per te
sventura maggiore di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua
giovinezza fino a oggi». |
19:8 Allora il re si levò,
e si pose a sedere nella porta. E fu rapportato, e detto a tutto il popolo:
Ecco, il re siede nella porta. E tutto il popolo venne davanti al re. ORA,
essendosene gl'Israeliti fuggiti ciascuno alle sue stanze, |
19:8 Allora il re si levò e si pose a sedere alla porta;
e ne fu dato l’annunzio a tutto il popolo, dicendo: ‘Ecco il re sta assiso
alla porta’. E tutto il popolo venne in presenza del re. Or quei d’Israele se
n’eran fuggiti, ognuno nella sua tenda; |
19:8 Allora il re si alzò e
andò a sedersi alla porta della città. A tutto il popolo fu dato l'annunzio:
«Ecco, il re si è seduto alla porta della città». E tutto il popolo venne in
presenza del re. Gli Israeliti erano fuggiti ognuno alla sua tenda. |
19:8 Allora il re si levò e
si pose a sedere alla porta; e fu dato l'annunzio a tutto il popolo, dicendo:
«Ecco il re sta seduto alla porta». Così tutto il popolo venne alla presenza
del re. Intanto quei d'Israele erano fuggiti ciascuno alla sua tenda. |
19:9 tutto il popolo contendeva
fra sè stesso in tutte le tribù d'Israele, dicendo: Il re ci ha riscossi
dalle mani de' nostri nemici: egli ancora ci ha salvati dalle mani de' Filistei;
e ora egli è fuggito dal paese per cagione di Absalom. |
19:9 e in tutte le tribù d’Israele tutto il popolo stava
discutendo, e dicevano: ‘Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e
ci ha salvati dalle mani de’ Filistei; e ora ha dovuto fuggire dal paese a
cagione di Absalom; |
19:9 E in tutte le tribù d'Israele
tutto il popolo stava discutendo e dicevano: «Il re ci ha liberati dalle mani
dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; e ora è dovuto
fuggire dal paese a causa di Absalom; |
19:9 In tutte le tribù
d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: «Il re ci ha liberato
dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvato dalle mani dei Filistei; e ora
ha dovuto fuggire dal paese a motivo di Absalom. |
19:10 Ed Absalom, il qual
noi avevamo unto sopra noi, è morto nella battaglia. Ora dunque, perchè non
dite voi nulla di far ritornare il re? |
19:10 e Absalom, che noi avevamo unto perché regnasse su
noi, è morto in battaglia; perché dunque non parlate di far tornare il re?’ |
19:10 e Absalom, che noi
avevamo unto perché regnasse su di noi, è morto in battaglia; perché dunque non
cercate di far tornare il re?». |
19:10 Ma Absalom, che noi
avevamo unto re sopra di noi, è
morto in battaglia. E ora perché non parlate di far tornare il re?». |
19:11 E il re Davide mandò
a dire a' sacerdoti Sadoc ed Ebiatar: Parlate agli Anziani di Giuda, dicendo:
Perchè sareste voi gli ultimi a ricondurre il re in casa sua? (or i
ragionamenti di tutto Israele erano pervenuti al re in casa sua.) |
19:11 E il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Tsadok ed
Abiathar: ‘Parlate agli anziani di Giuda, e dite loro: - Perché sareste voi
gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? I discorsi che si tengono in tutto
Israele sono giunti fino alla casa del re. |
19:11 Il re Davide mandò a
dire ai sacerdoti Sadoc e Abiatar: «Parlate agli anziani di Giuda e dite
loro: "Perché sareste voi gli ultimi a far tornare il re a casa sua? I
discorsi che si tengono in tutto Israele sono giunti fino alla casa del re. |
19:11 Allora il re Davide
mandò a dire ai sacerdoti Tsadok e Abiathar: «Parlate agli anziani di Giuda e
dite loro: "Perché dovreste
essere gli ultimi a far tornare il re a casa sua, poiché i discorsi di tutto
Israele sono giunti fino al re, a questa stessa
casa? |
19:12 Voi siete miei
fratelli, mie ossa, e mia carne; perchè dunque sareste gli ultimi a
ricondurre il re? |
19:12 Voi siete miei fratelli, siete mie ossa e mia
carne; perché dunque sareste gli ultimi a far tornare il re? |
19:12 Voi siete miei
fratelli, siete mie ossa e mia carne; perché dunque sareste gli ultimi a far
tornare il re?". |
19:12 Voi siete miei fratelli, voi siete mie ossa e mia carne. Perché
dunque dovreste essere gli ultimi a far tornare il re?". |
19:13 Dite ancora ad Amasa:
Non sei tu mie ossa, e mia carne? Così mi faccia Iddio, e così
aggiunga, se tu non sei capo dell'esercito davanti a me in perpetuo, in luogo
di Ioab. |
19:13 - E dite ad Amasa: - Non sei tu mie ossa e mia
carne? Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se tu non diventi per sempre
capo dell’esercito, invece di Joab’. |
19:13 Dite ad Amasa:
"Non sei tu mie ossa e mia carne? Dio mi tratti con tutto il suo rigore,
se tu non diventi per sempre capo dell'esercito, al posto di Ioab"». |
19:13 E dite ad Amasa:
"Non sei tu mie ossa e mia
carne? Così mi faccia DIO e anche peggio, se tu non diventi per sempre capo
dell'esercito al posto di Joab"». |
19:14 Così egli piegò il
cuore di tutti gli uomini di Giuda, come di un uomo solo; laonde essi
mandarono a dire al re: Ritornatene con tutta la tua gente. |
19:14 Così Davide piegò il cuore di tutti gli uomini di
Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; ed essi mandarono a dire
al re: ‘Ritorna tu con tutta la tua gente’. |
19:14 Così Davide piegò il
cuore di tutti gli uomini di Giuda come se fosse stato il cuore di un solo
uomo; ed essi mandarono a dire al re: «Ritorna tu con tutta la tua gente». |
19:14 Così Davide piegò il cuore di tutti gli
uomini di Giuda, come se fosse stato il
cuore di un sol uomo; perciò essi mandarono a dire al re: «Ritorna tu con
tutti i tuoi servi». |
19:15 E il re se ne ritornò,
ed arrivò al Giordano. Or que' di Giuda erano venuti in Ghilgal, per
andare incontro al re, per fargli passare il Giordano. |
19:15 Il re dunque tornò, e giunse al Giordano; e quei di
Giuda vennero a Ghilgal per andare incontro al re, e per fargli passare il
Giordano. |
19:15 Il re dunque tornò e
giunse al Giordano; quelli di Giuda vennero a Ghilgal per andare incontro al
re e per fargli attraversare il Giordano. |
19:15 Il re allora tornò e
giunse al Giordano; e quei di Giuda vennero a Ghilgal per andare incontro al
re e per fargli passare il Giordano. |
19:16 E Simi, figliuolo di
Ghera, Beniaminita, ch'era da Bahurim, si affrettò, e scese con que'
di Giuda incontro al re Davide, |
19:16 Shimei, figliuolo di Ghera, beniaminita, ch’era di
Bahurim, si affrettò a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide.
|
19:16 Simei, figlio di Ghera,
Beniaminita, che era di Baurim, si affrettò a scendere con gli uomini di
Giuda incontro al re Davide. |
19:16 Scimei, figlio di Ghera,
Beniaminita, che era di Bahurim, si
affrettò a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. |
19:17 avendo seco mille
uomini di Beniamino; e Siba, famiglio della casa di Saulle, con quindici suoi
figliuoli, e venti suoi servitori; e passarono il Giordano davanti al re. |
19:17 Egli avea seco mille uomini di Beniamino, Tsiba,
servo della casa di Saul, coi suoi quindici figliuoli e i suoi venti servi.
Essi passarono il Giordano davanti al re. |
19:17 Egli aveva con sé
mille uomini di Beniamino, Siba, servo della casa di Saul, con i suoi
quindici figli e i suoi venti servi. Essi attraversarono il Giordano davanti
al re. |
19:17 Egli aveva con sé mille uomini di Beniamino e Tsiba, servo della
casa di Saul, con i suoi quindici figli e i suoi venti servi insieme a lui.
Essi passarono il Giordano davanti al re. |
19:18 Poi la barca passò,
per tragittare la famiglia del re, e per far ciò che piacerebbe al re. E,
come il re era per passare il Giordano, Simi, figliuolo di Ghera, gli si
gittò ai piedi; |
19:18 La chiatta che dovea tragittare la famiglia del re
e tenersi a sua disposizione, passò; e Shimei, figliuolo di Ghera,
prostratosi dinanzi al re, nel momento in cui questi stava per passare il Giordano,
|
19:18 La chiatta che doveva
traghettare la famiglia del re e tenersi a sua disposizione passò; e Simei,
figlio di Ghera, prostratosi davanti al re, nel momento in cui questi stava
per attraversare il Giordano, |
19:18 Essi passarono col
traghetto per portare di là la famiglia del re e per fare ciò che sembrava
bene al re. Intanto Scimei, figlio
di Ghera, si prostrò davanti al re, nel momento in cui questi passava il
Giordano, |
19:19 e disse al re: Il mio
signore non m'imputi a colpa, e non ridurti a memoria il misfatto che il tuo
servitore commise al giorno che il re, mio signore, uscì fuor di Gerusalemme,
per recarselo a cuore. |
19:19 gli disse: ‘Non tenga conto, il mio signore, della
mia iniquità, e dimentichi la perversa condotta tenuta dal suo servo il
giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; e non ne serbi il re
risentimento! |
19:19 gli disse: «Non tenga
conto, il mio signore, della mia iniquità e dimentichi la perversa condotta
tenuta dal suo servo il giorno in cui il re mio signore usciva da
Gerusalemme; non me ne serbi rancore il re! |
19:19 e disse al re: «Non
mi imputi il mio signore alcuna
colpa e dimentichi il male che il tuo servo ha fatto il giorno in cui il re
mio signore usciva da Gerusalemme; il re non ne tenga conto. |
19:20 Perciocchè il tuo servitore
conosce che io ho peccato; ed ecco, oggi son venuto il primo, avanti ogni altro
della casa di Giuseppe, per iscendere incontro al re, mio signore. |
19:20 Poiché il tuo servo riconosce che ha peccato; e per
questo sono stato oggi il primo di tutta la casa di Giuseppe a scendere incontro
al re mio signore’. |
19:20 Poiché il tuo servo
riconosce che ha peccato; per questo sono stato oggi il primo di tutta la
casa di Giuseppe a scendere incontro al re mio signore». |
19:20 Poiché il tuo servo
riconosce di aver peccato. Ed ecco, oggi sono stato il primo di tutta la casa
di Giuseppe a scendere incontro al re mio signore». |
19:21 Ma Abisai, figliuolo
di Seruia, si mosse a dire: Non si farebbe egli morir Simi, perciò ch'egli ha
maledetto l'Unto del Signore? |
19:21 Ma Abishai, figliuolo di Tseruia, prese a dire:
‘Nonostante questo, Shimei non dev’egli morire per aver maledetto l’unto
dell’Eterno?’ |
19:21 Ma Abisai, figlio di
Seruia, prese a dire: «Nonostante questo, Simei non deve forse morire per
aver maledetto l'unto del SIGNORE?». |
19:21 Ma Abishai, figlio di
Tseruiah, prese a dire: «Non dovrebbe Scimei essere messo a morte per aver maledetto
l'unto dell'Eterno?». |
19:22 E Davide disse: Che
ho io da far con voi, figliuoli di Seruia, che oggi mi siate in luogo di
Satana? Farebbesi oggi morire alcuno in Israele? perciocchè non conosco io
che oggi son re sopra Israele? |
19:22 E Davide disse: ‘Che ho io da fare con voi, o figliuoli
di Tseruia, che vi mostrate oggi miei avversari? Si farebb’egli morir oggi
qualcuno in Israele? Non so io dunque che oggi divento re d’Israele?’ |
19:22 Davide disse: «Che ho
da fare con voi, o figli di Seruia, che vi mostrate oggi miei avversari? Si
dovrebbe far morire qualcuno in Israele oggi? Io so che oggi sono diventato
re d'Israele». |
19:22 Davide disse: «Che ho
io da fare con voi, o figli di Tseruiah, che vi mostrate oggi miei avversari?
Si può oggi mettere a morte qualcuno in Israele? Non so io forse che oggi sono re d'Israele?». |
19:23 E il re disse a Simi:
Tu non morrai. E il re gliel giurò. |
19:23 E il re disse a Shimei: ‘Tu non morrai!’ E il re
glielo giurò. |
19:23 Il re disse a Simei:
«Tu non morirai!». E il re glielo giurò. |
19:23 Il re disse quindi a
Scimei: «Tu non morrai!». E il re glielo giurò. |
19:24 Poi scese ancora incontro
al re Mefiboset, figliuolo di Saulle; il quale non si avea acconci i piedi,
nè la barba, nè lavati i vestimenti, dal dì che il re se n'era andato, fino
al giorno ch'egli tornò in pace. |
19:24 Mefibosheth, nipote di Saul, scese anch’egli incontro
al re. Ei non s’era puliti i piedi, né spuntata la barba, né lavate le vesti
dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava in pace. |
19:24 Mefiboset, nipote di
Saul, scese incontro al re. Egli non si era pulito i piedi, non aveva curato
la barba né aveva lavato le sue vesti dal giorno in cui il re era partito
fino a quello in cui tornava in pace. |
19:24 Anche Mefibosceth,
nipote di Saul, scese incontro al re. Egli non si era curato i piedi, né
spuntata la barba e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era
partito fino a quello in cui tornava in pace. |
19:25 E quando egli venne
in Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: Perchè non venisti meco,
Mefiboset? |
19:25 E quando fu giunto da Gerusalemme per incontrare il
re, il re gli disse: ‘Perché non venisti meco, Mefibosheth?’ |
19:25 Quando giunse da
Gerusalemme per incontrare il re, il re gli disse: «Perché non venisti con
me, Mefiboset?». |
19:25 Quando giunse da
Gerusalemme per incontrare il re, il re gli disse: «Perché non sei venuto con
me, Mefibosceth?». |
19:26 Ed egli disse: O re,
mio signore, il mio servitore m'ingannò; perciocchè il tuo servitore avea
detto: Io mi farò sellar l'asino, e monterò su, ed andrò col re; conciossiachè
il tuo servitore sia zoppo. |
19:26 Quegli rispose: ‘O re, mio signore, il mio servo
m’ingannò; perché il tuo servo, che è zoppo, avea detto: - Io mi farò sellar
l’asino, monterò, e andrò col re. |
19:26 Questi rispose: «O
re, mio signore, il mio servo m'ingannò; perché il tuo servo, che è zoppo,
aveva detto: "Io mi farò sellare l'asino, monterò e andrò con il
re". |
19:26 Egli rispose: «O re,
mio signore, il mio servo mi ha ingannato, perché il tuo servo aveva detto:
"Io mi farò sellare l'asino, monterò e andrò col re", poiché il tuo
servo è zoppo. |
19:27 Ed egli ha calunniato
il tuo servitore appo il re, mio signore; ma pure il re, mio signore, è
come un angelo di Dio; fa' dunque ciò che ti piacerà. |
19:27 - Ed egli ha calunniato il tuo servo presso il re
mio signore; ma il re mio signore è come un angelo di Dio; fa’ dunque ciò che
ti piacerà. |
19:27 Ed egli ha calunniato
il tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore è come un angelo
di Dio; fa' dunque ciò che ti piacerà, |
19:27 Inoltre egli ha calunniato
il tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore è come un angelo di DIO; fa' dunque
ciò che ti piacerà. |
19:28 Conciossiachè tutta
la casa di mio padre non sia se non d'uomini che hanno meritata la morte appo
il re, mio signore; e pur tu avevi posto il tuo servitore fra quelli che
mangiano alla tua tavola. E qual diritto ho io ancora, e che ho io da
gridare più al re? |
19:28 Poiché tutti quelli della casa di mio padre non
avrebbero meritato dal re mio signore altro che la morte; e, nondimeno, tu avevi
posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. E qual altro
diritto poss’io avere? E perché continuerei io a supplicare il re?’ |
19:28 poiché tutti quelli
della casa di mio padre non avrebbero meritato dal re mio signore altro che
la morte; e, nondimeno, tu avevi messo il tuo servo tra quelli che mangiano
alla tua mensa. Quale altro diritto potrei avere? E perché dovrei continuare
a supplicare il re?». |
19:28 Tutti quelli della casa
di mio padre infatti non meritavano altro che la morte davanti al re mio
signore; ciò nonostante tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano
alla tua mensa. Perciò qual diritto avrei ancora di gridare al re?». |
19:29 E il re gli disse: Perchè
conteresti più le tue ragioni? Io ho detto: Tu, e Siba, partite le
possessioni. |
19:29 E il re gli disse: ‘Non occorre che tu aggiunga altre
parole. L’ho detto; tu e Tsiba dividetevi le terre’. |
19:29 Il re gli disse: «Non
occorre che tu aggiunga altre parole. Ho deciso: tu e Siba dividetevi le
terre». |
19:29 Il re gli disse: «Non
occorre che tu aggiunga altre parole. Io ho deciso: Tu e Tsiba dividetevi le
terre». |
19:30 E Mefiboset disse al
re: Anzi prenda egli pure il tutto, poichè il re, mio signore, è venuto in
pace in casa sua. |
19:30 E Mefibosheth rispose al re: ‘Si prenda pur egli
ogni cosa, giacché il re mio signore è tornato in pace a casa sua’. |
19:30 Mefiboset rispose al
re: «Si prenda pure egli ogni cosa, poiché il re mio signore è tornato in
pace a casa sua». |
19:30 Allora Mefibosceth
rispose al re: «Prenda pure tutto, perché il re mio signore è tornato in pace
a casa sua». |
19:31 Or Barzillai Galaadita
era disceso da Roghelim, e passò il Giordano col re, per accompagnarlo fin di
là dal Giordano. |
19:31 Or Barzillai, il Galaadita, scese da Roghelim, e
passò il Giordano col re, per accompagnarlo di là dal Giordano. |
19:31 Barzillai, il Galaadita,
scese da Roghelim e attraversò il Giordano con il re, per accompagnarlo di là
dal Giordano. |
19:31 Anche Barzillai, il
Galaadita, scese da Roghelim e passò il Giordano col re, per accompagnarlo di
là dal Giordano. |
19:32 E Barzillai era
molto vecchio, d'età di ottant'anni; ed egli avea nudrito il re, mentre era
dimorato in Mahanaim; perciocchè egli era uomo di grandissime facoltà. |
19:32 Barzillai era molto vecchio; aveva ottant’anni, ed
avea fornito i viveri al re mentre questi si trovava a Mahanaim; poiché era
molto facoltoso. |
19:32 Barzillai era molto
vecchio; aveva ottant'anni e aveva fornito i viveri al re mentre questi si
trovava a Maanaim; infatti era molto facoltoso. |
19:32 Barzillai era molto
vecchio: aveva ottant'anni; era stato lui a fornire i viveri al re mentre
questi si trovava a Mahanaim, perché era
molto facoltoso. |
19:33 E il re disse a Barzillai:
Tu, vientene meco, ed io ti nudrirò appresso di me in Gerusalemme. |
19:33 Il re disse a Barzillai: ‘Vieni con me oltre il fiume;
io provvederò al tuo sostentamento a casa mia a Gerusalemme’. |
19:33 Il re disse a
Barzillai: «Vieni con me oltre il fiume; io provvederò al tuo sostentamento a
casa mia, a Gerusalemme». |
19:33 Il re disse a
Barzillai: «Vieni con me oltre il fiume
e io provvederò al tuo sostentamento presso di me a Gerusalemme». |
19:34 Ma Barzillai disse al
re: Di che età sono io, per salir col re in Gerusalemme? |
19:34 Ma Barzillai rispose al re: ‘Troppo pochi son gli
anni che mi resta da vivere perch’io salga col re a Gerusalemme. |
19:34 Ma Barzillai rispose
al re: «Troppo pochi sono gli anni che mi restano da vivere perché io salga
con il re a Gerusalemme. |
19:34 Ma Barzillai rispose
al re: «Quanti anni di vita mi rimangono ancora, perché io salga col re a
Gerusalemme?. |
19:35 Io sono omai
d'età di ottant'anni; potrei io discernere fra il buono e il cattivo?
potrebbe il tuo servitore gustar ciò che mangerebbe o berrebbe? potrei io
ancora udir la voce de' cantatori e delle cantatrici? e perchè sarebbe il tuo
servitore più in gravezza al re, mio signore? |
19:35 Io ho adesso ottant’anni; posso io ancora
discernere ciò ch’è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare
ancora ciò che mangia o ciò che beve? Posso io udire ancora la voce dei
cantori e delle cantatrici? E perché dunque il tuo servo sarebb’egli
d’aggravio al re mio signore? |
19:35 Adesso ho ottant'anni.
Non posso discernere ciò che è buono da ciò che è cattivo. Non posso più assaporare
ciò che mangio o ciò che bevo. Non posso più udire la voce dei cantanti e
delle cantanti. Perché dunque il tuo servo sarebbe di peso al re mio signore? |
19:35 Io ho ora ottant'anni; posso ancora
distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare
ancora ciò che mangia o ciò che beve? Posso io udire ancora la voce dei
cantori e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso
al re mio signore? |
19:36 Il tuo servitore passerà
un poco di là dal Giordano col re; e perchè mi farebbe il re una cotal ricompensa? |
19:36 Solo per poco tempo andrebbe il tuo servo oltre il
Giordano col re; e perché il re vorrebb’egli rimunerarmi con un cotal
beneficio? |
19:36 Solo per poco tempo
andrebbe il tuo servo oltre il Giordano con il re; e perché il re vorrebbe
ricompensarmi con un tale beneficio? |
19:36 Il tuo servo andrà
con il re oltre il Giordano per un piccolo tratto; e perché mai il re dovrebbe ripagarmi con una tale ricompensa? |
19:37 Deh! lascia
che il tuo servitore se ne ritorni, e che io muoia nella mia città, presso
alla sepoltura di mio padre e di mia madre; ma ecco Chimham, tuo servitore;
passi egli col re, mio signore, e fagli ciò che ti piacerà. |
19:37 Deh, lascia che il tuo servo se ne ritorni
indietro, e ch’io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e
di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kimham; passi egli col re mio signore, e
fa’ per lui quello che ti piacerà’. |
19:37 Ti prego, lascia che
il tuo servo se ne ritorni indietro e che io possa morire nella mia città
presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Chimam:
passi egli con il re mio signore e fa' per lui quello che ti piacerà». |
19:37 Deh, lascia che il
tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la
tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kimham; venga lui con
il re mio signore, e fa' per lui ciò che ti piacerà». |
19:38 E il re disse: Vengasene
Chimham meco, e io gli farò ciò che ti piacerà; ed a te ancora farò tutto ciò
che tu chiederai da me. |
19:38 Il re rispose: ‘Venga meco Kimham, e io farò per
lui quello che a te piacerà; e farò per te tutto quello che desidererai da
me’. |
19:38 Il re rispose: «Venga
con me Chimam, e farò per lui quello che a te piacerà; farò per te tutto
quello che desidererai da me». |
19:38 Il re rispose: «Kimham
verrà con me e io farò per lui quello che a te piacerà; sì, io farò per te
tutto ciò che mi chiedi». |
19:39 E quando tutto il popolo
ebbe passato il Giordano, e che il re ancora fu passato, il re baciò
Barzillai, e lo benedisse. Ed egli se ne ritornò al suo luogo. |
19:39 E quando tutto il popolo ebbe passato il Giordano e
l’ebbe passato anche il re, il re baciò Barzillai e lo benedisse, ed egli se
ne tornò a casa sua. |
19:39 Quando tutto il popolo
ebbe attraversato il Giordano e l'ebbe attraversato anche il re, il re baciò
Barzillai e lo benedisse ed egli se ne tornò a casa sua. |
19:39 Così tutto il popolo
passò il Giordano e lo passò anche il re. Poi il re baciò Barzillai e lo
benedisse, ed egli se ne tornò a casa sua. |
19:40 E il re passò in Ghilgal,
e Chimham passò con lui. E tutto il popolo di Giuda, e anche parte del popolo
d'Israele, ricondussero il re. |
19:40 Così il re passò oltre, e andò a Ghilgal; e Kimham
lo accompagnò. Tutto il popolo di Giuda e anche la metà del popolo d’Israele
aveano fatto scorta al re. |
19:40 Così il re passò
oltre e andò a Ghilgal; Chimam lo accompagnò. Tutta la gente di Giuda e anche
la metà della gente d'Israele avevano scortato il re. |
19:40 Il re proseguì verso
Ghilgal e Kimham lo accompagnò. Tutto il popolo di Giuda scortò il re, e così
fece anche la metà del popolo d'Israele. |
19:41 OR ecco, tutti gli altri
Israeliti vennero al re, e gli dissero: Perchè ti hanno i nostri fratelli,
gli uomini di Giuda, furtivamente menato via, ed hanno fatto passare il
Giordano al re, ed alla sua famiglia, ed a tutta la sua gente con lui? |
19:41 Allora tutti gli altri Israeliti vennero dal re e
gli dissero: ‘Perché i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato
via di nascosto, e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e
a tutta la gente di Davide?’ |
19:41 Allora tutti gli
altri Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perché i nostri fratelli, gli
uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto attraversare
il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?». |
19:41 Allora tutti gli
Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perché i nostri fratelli, gli uomini
di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto passare il Giordano
al re, alla sua famiglia e a tutti gli uomini di Davide?». |
19:42 E tutti gli uomini di
Giuda risposero agli uomini d'Israele: Perciocchè il re è
nostro prossimo; e perchè vi adirate voi per questo? abbiamo noi mangiato cosa
alcuna del re? ovvero, ci ha egli fatto alcun dono? |
19:42 E tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini
d’Israele: ‘Perché il re appartiene a noi più dappresso; e perché vi adirate
voi per questo? Abbiam noi mangiato a spese del re? O abbiam noi ricevuto
qualche regalo?’ |
19:42 Tutti gli uomini di
Giuda risposero agli uomini d'Israele: «Perché il re ci appartiene più da
vicino; e perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del
re? O abbiamo ricevuto qualche regalo?». |
19:42 Tutti gli uomini di
Giuda risposero agli uomini d'Israele: «Poiché il re è nostro parente stretto. Perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re, o ci ha mai
dato alcun regalo?». |
19:43 E gli uomini
d'Israele risposero agli uomini di Giuda, e dissero: Noi abbiamo dieci parti
nel re, ed anche inverso Davide noi siamo da più di voi; perchè dunque ci
avete voi sprezzati? E non abbiamo noi i primieri parlato fra noi di far
ritornare il nostro re? Ma il parlar degli uomini di Giuda fu più aspro che il
parlar degli uomini d'Israele. |
19:43 E gli uomini d’Israele risposero agli uomini di
Giuda: ‘Il re appartiene a noi dieci volte più che a voi, e quindi Davide è
più nostro che vostro; perché dunque ci avete disprezzati? Non siamo stati
noi i primi a proporre di far tornare il nostro re?’ Ma il parlare degli
uomini di Giuda fu più violento di quello degli uomini d’Israele. |
19:43 Gli uomini d'Israele
risposero agli uomini di Giuda: «Il re appartiene a noi dieci volte più che a
voi e quindi Davide è più nostro che vostro; perché dunque ci avete
disprezzati? Non siamo stati noi i primi a proporre di fare tornare il nostro
re?». Ma il parlare degli uomini di Giuda fu più violento di quello degli
uomini d'Israele. |
19:43 Ma gli uomini d'Israele
risposero agli uomini di Giuda, dicendo: «A noi spettano dieci parti del re,
per cui Davide è più nostro che vostro; perché dunque ci avete disprezzati?
Non siamo stati noi i primi a proporre di far tornare il nostro re?». Ma il
parlare degli uomini di Giuda fu più duro di quello degli uomini d'Israele. |